PARKING E SPIAGGIA
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un angolo di Paradiso
Il Barbatoja dispone di ampi parcheggi per chi vuole trascorrere la propria giornata di mare sulla spiaggia di Fetovaia. I due parcheggi Barbatoja si trovano sulla strada nei pressi dell’ingresso della spiaggia.
A tutti i clienti dei Parcheggi è riservato lo sconto del 10% per il pranzo o la cena sulla terrazza del Barbatoja: Ristorante-Bistrot con pizzeria Barbatoja, a 50 mt. dalla spiaggia (Via Fetovaia 461).
Organizza la tua giornata al mare e prenota in anticipo il tuo parcheggio online.
I Parcheggi sono prenotabili entro la mezzanotte del giorno prima.
PER SAPERNE DI PIù… LA Spiaggia
La baia incantata,
sport e meditazione
La baia di Fetovaia, riparata da una lingua di terra lunga circa 1 km, è una piscina naturale particolarmente indicata per praticare nuoto, diving, snorkeling, apnea e sport acquatici in genere. La spiaggia, circondata da una ricca vegetazione, si presta alla pratica dello yoga e della meditazione: una palestra naturale ideale per praticare attività sportiva e fitness all’aperto.
Infine, da Fetovaia partono i sentieri che si collegano alla GTE (Grande Traversata Elbana) per attraversare l’isola da ovest a est praticando il trekking e la mountain bike.
La storia di Fetovaja
La spiaggia delle tartarughe
…un tempo era la baia dei delfini innamorati.
Riparata dalla maestosa Punta di Fetovaia, una lingua di terra lunga circa 1 km ricoperta da lentischi, pini e rosmarini, la spiaggia è nota per essere una delle più belle dell’isola per la sua sabbia granitica bianca bagnata dal mare turchese. E’ conosciuta anche come la baia dei delfini innamorati, che ancora oggi si incrociano al largo della famosa punta.
Un tempo questi cetacei facevano nascere qui i loro cuccioli favoriti dai bassi fondali e dalla mite temperatura dell’acqua che rendeva il golfo un’incubatrice ideale. Ma nel 2023 Fetovaia ha festeggiato un altro straordinario evento: la nascita di oltre 100 piccole tartarughe venute alla luce sulla spiaggia grazie anche all’aiuto dei volontari di Legambiente, coordinati dai ricercatori dell’Arpat, dell’Univerità di Pisa e di Siena.
Le uova sono state deposte da mamma Carretta in 2 momenti diversi in piena stagione balneare, sotto gli occhi increduli dei turisti che si trovavano sulla spiaggia nelle prime ore del mattino.